
Dolomiti Unesco
Nel 2009 il 26 giugno l’UNESCO ha riconosciuto le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità per il loro valore estetico e paesaggistico e per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico.
« Poiché le guerre hanno origine nello spirito degli uomini, è nello spirito degli uomini che si debbono innalzare le difese della pace. »
L’UNESCO è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite creata con lo scopo di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni mediante l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione per promuovere “il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali” quali sono definite e affermate dalla Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite.
Il sistema Puez-Odle si estende per tutta la sua superficie (7.930 ettari) all’interno della provincia di Bolzano e il suo territorio rientra interamente nell’area protetta del Parco Naturale Puez-Odle. Si tratta di un gruppo montuoso relativamente compatto, racchiuso tra tre splendide valli: la Val di Funes a nord, la Val Badia a est e la Val Gardena a sud.
La parte settentrionale del sistema è dominata da due massicci, le Odle d’Eores e le Odle di Funes; la fascia meridionale è occupata da un vasto altopiano (a quota 2.500 m). Tra tipici paesaggi alpini, fatti di pascoli e laghetti, si trovano il Col de Puez (2.725 m) e il caratteristico Col de la Sonè (2.634 m). Tra le Odle d’Eores spicca il Sas de Putia (2.875 m), mentre le Odle di Funes sono dominate dal Sas Rigais (3.025 m).
Terra da tutelare
Istituito nel 1978 ed ampliato nel 1999 fino agli attuali 10.000 ettari, il Parco Naturale Puez-Odle viene spesso definito il libro di storia della Terra per l’importanza geologica rivestita dal suo territorio. I fenomeni geologici che qui possono essere osservati direttamente sono vari e di grande rilevanza. Così i paesaggi: dagli altipiani calcarei ai pascoli, dalle vette e dalle maestose pareti alle gole profonde e ai boschi da fiaba.
Per quanto riguarda la vegetazione, le specie presenti sono quelle caratteristiche dell’ambiente di alta montagna: l’abete rosso, il larice, il pino cembro e numerosissime varietà floreali come i fiori di croco, i rododendri, le scarpette della Madonna, il giglio martagone e quello di San Giovanni, il papavero alpino e la stella alpina. Anche la fauna del Parco è quella tipica delle Alpi: camosci, caprioli, cervi e marmotte. E poi gli uccelli: gufi reali, gallicedroni, fagiani di monte e molte altre preziose varietà.